Ventaglio pieghevole Italia 1915
Pagina singola di carta
Stecche 15 + 2
Altezza cm. 19 Apertura cm. 35
Stecche in legno dipinte con motivo vegetale alla gola. Le stecche di testa sono incise e dipinte .
La pagina stampata su carta ha una curiosa scena di “bambini birichini” che pare vogliano eccedere con il vino.
La cosa interessante di questo ventaglio, altrimenti di nessun pregio, sta nel recto dove sono presenti i timbri della CRI ( Croce Rossa Italiana) e un altro recante scritto VII TRENO OSPEDALE; nello spazio tra stecca e stecca poi compaiono, da sinistra verso destra, una serie di scritte e firme.
A matita, probabile aggiunta postuma, Mestre – 8 - VII - 915; seguono tre firme, poi la dicitura Ci salvi! Brontolando!! , ancora due firme, indi < verso Gorizia > ed un monogramma sulla stessa riga, seguono altre quattro firme appartenenti al personale medico ed infermieristico inviato verso il fronte dove era appena terminata la “I battaglia dell'Isonzo” (23 giugno-7 luglio 1915).
Le scritte presenti inoltre ci indicano con precisione verso quale dei tre fronti erano diretti: il Carso e Gorizia tenuta dal Gen. Boroevic (del quale si può vedere il ritratto nel ventaglio n. 103).
Si ringrazia il personale dell’Archivio Storico della C.R.I. nelle persone del Com. Claudio Amato e del Mar. Capo Mauro Tolomei, autore della ricerca, che hanno permesso di ritrovare il Ruolo del VII Treno Ospedale con i nominativi dei responsabili al momento della formazione del convoglio a Bologna, due dei quali sono riconoscibili sul ventaglio.
Il treno ospedale standard era composto a partire dalla locomotiva di : 1 bagagliaio magazzino generale, 1 carrozza alloggio ufficiali, crocerossine e maggiorità, 1 carrozza cucina, 1 carrozza mensa e viveri magazzino e parte infermeria, 7 carrozze da 24 barelle cadauna per ricovero, 1 carrozza sala operatoria, farmacia e infermeria, 1 carrozza alloggio personale medico inferiore, 1 carrozza infetti. Totale trasportabili ca 210 militari più 4 crocerossine, 1 ufficiale superiore commissario, 1 capitano medico, 3 ufficiali medici, 1 ufficiale farmacista, 1 ufficiale di maggiorità, 1 ufficiale subalterno di commissariato e 48 fra sottufficiali e truppa infermieri specializzati e generici portantini
NOTE STORICHE
Le scritte sul ventaglio ci fanno immaginare la fiducia che ancora sosteneva chi si dirigeva al fronte, in realtà Gorizia venne conquistata solo il 9 agosto 1916 alla VI battaglia.
Nelle nove battaglie d’Isonzo si contò un totale di 120.630 morti e 310.940 feriti solo nell'esercito italiano.