L'ultimo quarto del XVIII secolo e' un periodo di rinnovamento culturale ed artistico. Gia' alla meta' del secolo aveva fatto grande scalpore la riscoperta di Ercolano e Pompei in seguito agli scavi archeologici. L'Europa intera era sbigottita e quasi incredula, ammirando dapprima i costosissimi volumi dell' opera di Bayard Le antichita' di Ercolano e poi i reperti esposti a Vienna, che vennero visti da una moltitudine di persone giunte da ogni parte del Vecchio Continente .
Culla naturale del Neo Classicismo fu naturalmente Napoli, i disegni e le vedute di Piranesi e del Winckelmann affascinarono per questo contrasto tra la sovrabbondanza del Rococo o Barocchetto e la lineare semplicita' dell'arte romana.
L'arrivo dell'austriaca Maria Antonietta alla corte di Francia segno' l'inizio di questa nuova moda. Correva l' anno 1774 quando il Re Luigi concesse alla sua regina di arredare le Petit Trianon nello stile che all'inizio si chiamo' Gout Grèc e poi Luigi XVI.
Lo scrittore e saggista inglese Arthur Young, in Italia nel 1789, scrive: “ Cio' che colpisce di piu' e' la grande assomiglianza di vita e di costumi in tutti i paesi d'Europa......tuttavia gli usi francesi predominano” ( Enciclopedia della moda. Treccani pag. 126).
Il ventaglio di questo periodo ha la montatura formata da stecche sottili, distanziate e ariose, le guardie, sempre riccamente ornate, sono comunque piu' semplici.
Le pagine spesso sono di seta dipinta e ricamata e si inizia ad applicare le paillettes che diverranno tipiche del periodo “direttorio”.