Parlare oggi di erotismo, nel mondo occidentale, è argomento spinoso.
Condizionato da 2 millenni di cattolicesimo e dal periodo vittoriano l'occidente vede l'erotismo solo nell'aspetto negativo della sessualità a pagamento o delle deviazioni sessuali.
Altra cosa è la cultura dell'estremo oriente e della Cina in particolare.
La vita e la cultura cinese si basano dapprima sul Taoismo, che non ha né data né luogo di nascita, ma negli ultimi due secoli prima di Cristo compare e si afferma il Confucianesimo più puritano, ma non per questo in conflitto: entrambi ricercavano l'equilibrio tra yin e yang, anzi ne erano l'espressione stessa -il Taoismo identificabile con il principio yin il Confucianesimo con quello yang.
La Cina, società poligama, differiva da altre perchè tra la classe contadina e l'aristocrazia esisteva una numerosa borghesia formata da mercanti e artigiani che si potevano permettere sino a dodici tra mogli e concubine (R. Tannahill, Storia dei costumi sessuali, Rizzoli, Milano 1985, p.168 ).
Pur essendo considerato di cattivo gusto parlare dei piaceri dell'alcova in pubblico, nella “stanza misteriosa”si seguivano i consigli di un numero consistente di manuali taoisti dei quali il più divulgato era: “I mirabili discorsi della ragazza semplice” o “ La ragazza pura e l'Imperatore giallo” (credo siano il medesimo testo).
I matrimoni erano combinati e regolati da indicazioni precise basate sul pensiero di Confucio, e la nostra idea di amore romantico non era contemplata.
Si potrebbe pensare che un uomo benestante, circondato da molte donne, non desiderasse frequentare le prostitute; niente di più distante dalla realtà.
“Un buon marito si recava frequentemente dalle prostitute, ma non per avere rapporti sessuali, bensì per evitarli [...] L'alcova verde offriva calma, relax, buon cibo, musica e danze. Fino al XIX secolo, il bordello a soli fini sessuali costituiva una vera e propria rarità.”( ibidem, p. 172)
Questa serie di pagine di ventaglio si può datare appunto all'ultimo quarto dell' Ottocento e si sta ancora cercando di approfondirne i riferimenti letterari. Non si è parlato qui della situazione femminile in generale e della condizione delle mogli primarie, secondarie e concubine per questione di necessaria sintesi; certo si è che ogni suggerimento sarà gradito