Il XIX secolo e' ricchissimo di stili, mode, eclettismi.
Il ventaglio nel XIX secolo diviene oggetto comune, non piu' prerogativa della nobilta', e con l'aumento della produzione decade la qualita' e la finezza di esecuzione. La produzione diventa di massa; tra il 1810 ed 1870 c.a la maggior parte delle pagine sono stampe acquarellate, spesso difficili da distinguere da un dipinto vero e proprio.
Solo verso la fine del secolo, grazie anche alla fabbrica Duvelleroy ed a l'école Donzel, si potranno rivedere dipinti di pregio e tutti comunque firmati.
Le montature in avorio finemente cesellate provengono dalle colonie orientali (Siam, Ceylon ed India) oltre che dall' Angola,
Guinea e Gabon; la madreperla proveniente anch'essa dalle colonie (Australia, Antille, Madagascar) ha colori e sfumature affascinanti che difficilmente si riesce a rendere anche con una fotografia digitale.
Nell'ultimo quarto del secolo le scene dipinte non sono piu' di natura classica o argomento mitologico, si preferisce rappresentare allegorie o avvenimenti di vita quotidiana.
“.....e' nella Parigi del II Impero, con Charles Worth (1826-1895), sarto dell'imperatrice Eugenia,che l'haute couture nasce e fissa quei tratti che ancora oggi la contraddistinguono. Il rapporto si rovescia: e' il sarto creatore, couturier, ad imporre al pubblico le sue creazioni” ci dice L. Billo in un saggio del 2003 “....con lui e' nata la moda de la rêve pour tous...."