Ventaglio Napoli 1785
Italia - pagina di ventaglio Napoli 1785
Altezza pagina cm. 13,5
apertura cm. 49,5
Pagina di ventaglio in pelle di capretto dipinta a gouache con tre vedute descritte nei bordi inferiori.
Mentre è riconoscibile il molo del porto di Napoli con la veduta dell'eruzione del Vesuvio avvenuta nell'ottobre del 1785, non altrettanto si puo' dire delle rovine presumibilmente romane ai lati e descritte come: sepolcro di … in Gaeta e veduta del tempio di Campana in Gaeta.
Anche qui e' ben visibile il faro detto “lanterna” demolito nel 1933 , mentre il “Nettuno” ha minore rilevanza.
Notizie storiche sulla Fontana del Nettuno (a cura dell'Arch. Luigi Maglio)
La statua che si vede nelle vedute del Molo rappresenta Nettuno, e costituisce il culmine di una delle fontane più monumentali della città di Napoli. La costruzione della fontana risale tempo del vicerè Enrico di Guzmàn (1595-1599) e fu opera di Michelangelo Naccherino, Angelo Landi, Pietro Bernini e Domenico Fontana. La struttura, gli elementi decorativi e la collocazione della fontana hanno subito molti cambiamenti nei secoli: costruita nei pressi dell'Arsenale, fu portata nel 1629 nel largo di Palazzo (piazza Plebiscito); poiché costituiva intralcio per le feste in piazza, fu spostata a S. Lucia, dove fu arricchita da sculture di Cosimo Fanzago, ma nel 1638 cambiò di nuovo collocazione, venendo posta nell'attuale via Medina, subendo ulteriori lavori di ampliamento e arricchimento; danneggiata al tempo della rivolta di Masaniello e depredata dal vicerè Pedro Antonio d'Aragona (1672), fu restaurata nel 1675 e spostata nei pressi del Molo Grande (vedi le vedute di fine 700’); alla fine del 1800, il Comune la fece collocare nell'attuale piazza Borsa, dove è rimasta fino al 2000, quando, per agevolare il cantiere della metropolitana, è stata riportata nell'antica posizione (in via Medina). La fontana è costituita da una grande vasca, circondata da una balaustra intervallata da quattro scalette; ai lati di queste, l’acqua fluisce da bocche di leoni che, tra le zampe, custodiscono scudi della città. Nella vasca centrale, due mostri marini versano acqua in una vaschetta adornata da figure simboliche, mentre ai bordi quattro delfini cavalcati da tritoni hanno la stessa funzione. Al centro della fontana, su uno scoglio, due satiri e due ninfe reggono con la mano e con la testa una tazza su cui si erge la statua di Nettuno, dal cui tridente zampilla l'acqua.